Scopri i pesci che puoi consumare in tutta sicurezza per una dieta sana e povera di mercurio, ottimi per il gusto e per il benessere.
In cucina, spesso ci affidiamo ai sapori intensi e alla freschezza del pesce per creare piatti nutrienti e appetitosi. Che si tratti di ricette semplici o elaborate, la qualità del pesce e la sua sicurezza alimentare sono elementi essenziali. Nonostante le numerose qualità nutrizionali del pesce, è importante scegliere con attenzione, poiché alcuni esemplari contengono livelli elevati di metalli pesanti come il mercurio, una sostanza tossica che può avere impatti negativi sulla salute.
A causa del mercurio mangiare pesce non rappresenta sempre un’abitudine alimentare salutare e gustosa, meglio scegliere specie ittiche ricche di proteine ad alto valore biologico e grassi insaturi facendo attenzione al contenuto di mercurio. Fortunatamente, esistono diverse varietà di pesce pressoché prive di questo metallo pesante, che si rivelano ottime per la nostra dieta.
Scegliere pesci poveri di mercurio
Il mercurio è un metallo pesante presente naturalmente nell’ambiente, ma può anche provenire da fonti inquinanti come industrie e scarichi urbani, accumulandosi nei mari e negli oceani. Questo elemento entra nella catena alimentare marina e tende ad accumularsi nei pesci più grandi, soprattutto nei predatori. Di conseguenza, alcune specie di pesci possono avere un contenuto elevato di mercurio, diventando potenzialmente rischiose per il consumo umano. Fortunatamente alcune specie di pesce sono più sicure di altre, non solo contengono livelli trascurabili di mercurio ma che portano anche in tavola sapore e benessere
I pesci azzurri di piccole dimensioni rappresentano una scelta eccellente per chi desidera ridurre l’esposizione al mercurio. Queste specie accumulano meno metallo tossico rispetto ai grandi predatori marini, rendendoli più sicuri per il consumo umano. Tra questi troviamo sardine e acciughe, entrambi notevoli per il loro basso contenuto in grassi e ricchi apporti proteici.
Non solo i pesci azzurri piccoli sono da considerarsi una scelta vantaggiosa; anche alcuni tipi di pesce bianco si distinguono per il loro minimo o nullo contenuto di mercurio. Il melù è un esempio lampante: oltre ad essere economico, questo pesce offre benefici nutrizionali come un’elevata quantità di ferro.
Nelle acque mediterranee troviamo altre specie ittiche prive o quasi prive di mercurio che meritano attenzione. Il gerret (spicara smaris), conosciuto anche come caramello in alcune regioni italiane, è apprezzato sia fritto che arrosto ed è un ingrediente fondamentale nella preparazione del brodo di pesce nelle Baleari.
L’orata si distingue tra le opzioni più nobili ed è nota per essere priva di mercurio. Sebbene possa presentare un costo leggermente superiore rispetto ad altre varietà menzionate, acquistandola fuori dalle festività natalizie si può godere della sua qualità a prezzi ragionevoli.
Anche se tecnicamente non appartiene alla categoria dei pesci essendo un cefalopode, il calamaro viene incluso nell’elenco delle specie analizzate dal CSIC poiché privo di mercurio. Questa caratteristica lo rende una fonte proteica eccellente disponibile tutto l’anno.
Il rapporto del CSIC non termina qui ma include altri sei pescati anch’essi liberi da tracce significative di mercurio. Tra questi figurano il galán e la triglia di scoglio; sebbene possano essere meno comuni nei mercati italiani rispetto alle specie precedentemente menzionate, rappresentano comunque delle valide alternative alimentari.
Scegliere pescato con basso o nullo contenuto in mercurio non solo tutela la nostra salute ma ci permette anche d’esplorare una varietà culinaria ricca e sostenibile.