Ogni genitore ne fa almeno una: quali sono le 5 cattive abitudini da evitare per far addormentare il bambino

Il sonno è cruciale per la crescita e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, ma le cattive abitudini legate al riposo possono compromettere il loro benessere. Scopri come favorire una buona igiene del sonno in famiglia.

Il sonno è un pilastro fondamentale nella crescita e nello sviluppo dei bambini e degli adolescenti, tuttavia, spesso senza accorgersene, i genitori possono instaurare delle cattive abitudini che ostacolano questo processo vitale. Il neurologo Marc Rey offre preziosi consigli su come evitarle.

Tra i diversi fattori che contribuiscono allo sviluppo armonioso dei più giovani, c’è un aspetto che viene spesso trascurato o frainteso: il sonno. Questa attività, che rappresenta una parte fondamentale della giornata, richiede regole precise per essere davvero efficace e garantire i benefici attesi.

La difficoltà maggiore è che spesso i genitori non si rendono conto di quanto queste abitudini possano diventare problematiche nel tempo. Ecco quindi alcuni degli errori più comuni da evitare per costruire una sana igiene del sonno.

Importanza del sonno ed errori da evitare

Studi scientifici dimostrano che i più giovani hanno bisogno di un numero specifico di ore di sonno a seconda dell’età: un bambino di sei anni necessita di circa dieci ore di sonno per notte, mentre gli adolescenti ne richiedono circa nove per mantenere un buon livello di energia e di concentrazione. Quando il sonno è regolare e di qualità, i benefici si riflettono non solo sull’umore ma anche sulla salute fisica e mentale. Tuttavia, molte abitudini moderne, come l’uso degli schermi prima di dormire e la mancanza di routine stabilite, rischiano di compromettere questo momento fondamentale della giornata.

Una delle prime raccomandazioni del dottor Rey riguarda la regolarità dell’ora di andare a dormire. Sorprendentemente, solo una minoranza di bambini mantiene orari costanti tra settimana e weekend. Questa mancanza di regolarità può disturbare i ritmi circadiani dei più piccoli, rendendo più difficile l’addormentamento e la qualità del sonno stesso.

L’adolescenza porta con sé cambiamenti ormonali che influenzano il ritmo del sonno. Nonostante ciò, gli adolescenti hanno ancora bisogno di un considerevole numero di ore di riposo per funzionare al meglio. Ignorando questi cambiamenti o non adattando le routine possono emergere problemi come la difficoltà ad addormentarsi o il risveglio tardivo nei fine settimana, creando un vero e proprio “jet lag sociale“.

I segnali che indicano la necessità di dormire non sono sempre ovvi nei bambini più piccoli; spesso si manifestano con irritabilità o iperattività piuttosto che con la classica sonnolenza visibile negli adulti. È cruciale quindi per i genitori imparare a riconoscere questi segni precoci e instaurare rituali serali calmanti per facilitare il passaggio al sonno.

L’utilizzo di prodotti farmaceutici per indurre il sonno nei bambini è fortemente sconsigliato dal dottor Rey. Questo approccio può infatti instillare l’idea errata che sia necessario un aiuto esterno per addormentarsi, ponendo le basi per potenziali dipendenze da sonniferi in età adulta.

La presenza degli schermi nella routine serale rappresenta un ostacolo significativo alla buona igiene del sonno. La luce blu emessa dai dispositivi può interferire con la produzione naturale della melatonina, rendendo più difficile l’addormentamento. Inoltre, se i bambini vedono i loro genitori utilizzare dispositivi prima di coricarsi, saranno maggiormente inclinati a imitarli.

Queste pratiche errate nel gestire il momento dell’addormentamento dei figli evidenziano quanto sia importante una corretta educazione al riposo notturno all’interno della famiglia. Seguire gli avvertimenti degli esperti come il dottor Marc Rey può fare una grande differenza nel benessere psicofisico dei nostri figli.

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