Mai assumere questi infusi in gravidanza: sembrano innocui, ma i rischi per il feto sono impensabili

Se sei in dolce attesa dovresti evitare di bere questi infusi: ecco cosa suggeriscono gli esperti, fai molta attenzione.

La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti e attenzioni per la salute della donna e del futuro bambino. Tra le tante domande che sorgono in questo delicato momento, una delle più comuni riguarda il consumo di infusioni.

infusi da evitare in gravidanza
Ecco quali infusi faresti bene a evitare se sei in dolce attesa – goodbabyfood.it

Sebbene alcuni tè possano offrire benefici salutari e aiutare ad aumentare l’idratazione, sostituendo bevande meno consigliate come caffè o bibite zuccherate, esistono infusi che dovrebbero essere evitati a causa delle loro potenziali proprietà dannose.

Infusi da evitare durante la gravidanza

Kava, rischi per il fegato:

Il Kava è noto per le sue proprietà anti-ansia ma è stato collegato a gravi danni al fegato. La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha emesso avvertenze sull’uso di integratori alimentari contenenti Kava, sconsigliandone l’assunzione durante la gravidanza o l’allattamento a causa dei rischi elevati.

infusi da non bere in gravidanza
Meglio evitare questi infusi, ecco cosa può succedere – goodbabyfood.it

Passiflora, effetti collaterali indesiderati:

Anche se utilizzata per controllare l’ansia, la passiflora può causare sonnolenza, vertigini e confusione. La difficoltà nel distinguere le qualità uniche della passiflora quando combinata con altre piante medicinali nei prodotti commerciali rende il suo consumo durante la gravidanza o l’allattamento particolarmente sconsigliato.

Valeriana, mancanza di studi di sicurezza:

Consigliata per ridurre ansia e stress, la valeriana non ha studi di sicurezza a lungo termine che ne garantiscano l’uso sicuro durante periodi prolungati. Gli effetti collaterali come mal di testa, vertigini e sonnolenza ne sconsigliano l’utilizzo in gravidanza e allattamento.

Camomilla, rischio aumentato di sanguinamento:

La camomilla può incrementare il rischio di sanguinamento ed alterare il sistema immunitario se assunta in dosi elevate. Questo aspetto è particolarmente rilevante per chi assume farmaci anticoagulanti. Pertanto, si raccomanda cautela nell’uso della camomilla durante questi periodi sensibili.

Lavanda, potenziali disturbi ormonali:

L’utilizzo orale della lavanda può portare a stitichezza, disturbi gastrici e mal di testa. Data la sua possibile influenza sugli ormoni, non viene raccomandata né in gravidanza né nell’allattamento fino a quando non saranno disponibili prove sufficientemente sicure del suo impiego senza rischi.

Melissa, incertezze sulla sicurezza:

Nonostante sia spesso utilizzata per i suoi effetti calmanti, mancano prove concrete sulla sicurezza dell’assunzione della melissa durante la gravidanza e l’allattamento. In alcuni casi può causare nausea e mal di stomaco.

Menta mentuccia, possibile tossicità fetale:

Studi hanno evidenziato come alcune varietà specifiche possano avere effetti tossici sul feto. Questo rende estremamente importante evitare il consumo della menta mentuccia in questi periodi delicati della vita femminile.

È fondamentale consultarsi con un medico prima dell’introduzione o dell’esclusione definitiva degli infusi dalla dieta quotidiana durante la gravidanza o l’allattamento. La salute propria e quella del bambino devono sempre venire al primo posto nelle decisioni relative allo stile di vita da adottare in questi momenti così speciali.

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