Se sei in dolce attesa dovresti evitare di bere questi infusi: ecco cosa suggeriscono gli esperti, fai molta attenzione.
La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti e attenzioni per la salute della donna e del futuro bambino. Tra le tante domande che sorgono in questo delicato momento, una delle più comuni riguarda il consumo di infusioni.
Sebbene alcuni tè possano offrire benefici salutari e aiutare ad aumentare l’idratazione, sostituendo bevande meno consigliate come caffè o bibite zuccherate, esistono infusi che dovrebbero essere evitati a causa delle loro potenziali proprietà dannose.
Infusi da evitare durante la gravidanza
Kava, rischi per il fegato:
Il Kava è noto per le sue proprietà anti-ansia ma è stato collegato a gravi danni al fegato. La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha emesso avvertenze sull’uso di integratori alimentari contenenti Kava, sconsigliandone l’assunzione durante la gravidanza o l’allattamento a causa dei rischi elevati.
Passiflora, effetti collaterali indesiderati:
Anche se utilizzata per controllare l’ansia, la passiflora può causare sonnolenza, vertigini e confusione. La difficoltà nel distinguere le qualità uniche della passiflora quando combinata con altre piante medicinali nei prodotti commerciali rende il suo consumo durante la gravidanza o l’allattamento particolarmente sconsigliato.
Valeriana, mancanza di studi di sicurezza:
Consigliata per ridurre ansia e stress, la valeriana non ha studi di sicurezza a lungo termine che ne garantiscano l’uso sicuro durante periodi prolungati. Gli effetti collaterali come mal di testa, vertigini e sonnolenza ne sconsigliano l’utilizzo in gravidanza e allattamento.
Camomilla, rischio aumentato di sanguinamento:
La camomilla può incrementare il rischio di sanguinamento ed alterare il sistema immunitario se assunta in dosi elevate. Questo aspetto è particolarmente rilevante per chi assume farmaci anticoagulanti. Pertanto, si raccomanda cautela nell’uso della camomilla durante questi periodi sensibili.
Lavanda, potenziali disturbi ormonali:
L’utilizzo orale della lavanda può portare a stitichezza, disturbi gastrici e mal di testa. Data la sua possibile influenza sugli ormoni, non viene raccomandata né in gravidanza né nell’allattamento fino a quando non saranno disponibili prove sufficientemente sicure del suo impiego senza rischi.
Melissa, incertezze sulla sicurezza:
Nonostante sia spesso utilizzata per i suoi effetti calmanti, mancano prove concrete sulla sicurezza dell’assunzione della melissa durante la gravidanza e l’allattamento. In alcuni casi può causare nausea e mal di stomaco.
Menta mentuccia, possibile tossicità fetale:
Studi hanno evidenziato come alcune varietà specifiche possano avere effetti tossici sul feto. Questo rende estremamente importante evitare il consumo della menta mentuccia in questi periodi delicati della vita femminile.
È fondamentale consultarsi con un medico prima dell’introduzione o dell’esclusione definitiva degli infusi dalla dieta quotidiana durante la gravidanza o l’allattamento. La salute propria e quella del bambino devono sempre venire al primo posto nelle decisioni relative allo stile di vita da adottare in questi momenti così speciali.